Perché andare a Palermo Sicilia
State pensando di fare un viaggio a Palermo e preferireste arrivarci con un volo low cost? Siete nel posto giusto: oltre al passaggio, siamo qui per darvi qualche dritta. La prima è quella di visitare la città a piedi: i principali monumenti non sono troppo lontani l’uno dall’altro e inoltre una passeggiata vi permetterà di non perdervi i colori e i profumi della città. A questo proposito, non perdetevi nemmeno il famosissimo mercato di Ballarò (vicino alla stazione) e quello della Vucciria, nato per il commercio della carne e oggi essenzialmente famoso per il pesce, data la sua collocazione vicino al porto. Se pensate di sapervi destreggiare bene nell’arte del mercanteggio, mettetevi alla prova. In Sicilia c’è una certezza, il cibo. Si mangia bene (e si mangia tanto) pressoché ovunque. Non a caso si dice che qui, e per la precisione proprio a Palermo, siano nate le migliori invenzioni dell’uomo: la pasta, le panelle e i cannoli. A proposito di questi dolci, sapevate che in origine venivano preparati solo per Carnevale? Non sappiamo chi abbia avuto l’idea di “esportarli” a tutti i giorni dell’anno, ma sappiamo che siamo molto riconoscenti a questa persona. Una delle tappe imperdibili di Palermo è sicuramente il Teatro Massimo, il più grande teatro lirico italiano. Non limitatevi a fotografarlo da fuori: entrate e scegliete di fare la visita guidata al suo interno. Potrete così ammirare i magnifici e sofisticatissimi costumi portati in scena, salire (e sedere) nel palchetto reale, vedere la macchina del vento in azione e scoprire la “sala dell’eco”. Quest’ultima era la stanza dove si radunavano gli uomini durante gli intervalli delle opere e la sua acustica aveva una doppia funzionalità: garantiva la giusta privacy a coloro che dovevano parlare di affari, e allo stesso tempo dava modo, a chi volesse fare un annuncio ufficiale, di farsi sentire da tutti semplicemente mettendosi al centro. Infine, se sarete particolarmente fortunati, potrete anche sbirciare durante le prove degli spettacoli. Quando sopra dicevamo che Palermo ha “il teatro nel DNA” ci riferivamo anche a loro: i pupi. Sono marionette, sì, ma non sono giocattoli. Le loro storie parlano di Storia con la “s” maiuscola, dalle gesta di Carlo Magno all’amore cavalleresco, e le loro corazze sono vere e proprie opere di sartorialità. I pupari hanno una particolare abilità nel dare anima e voce a questi pezzi di legno, ma attenzione a pensare che siano solo “manovratori” e doppiatori: loro scrivono la sceneggiatura, loro curano la regia, insomma, loro sono braccio e mente di uno spettacolo unico al mondo. Se avrete la fortuna di venire a Palermo d’estate, non potrete resistere alla tentazione di fare un bagno in mare. L’elenco delle spiagge dove passare una bella giornata è lungo, dalla “B” di Balestrate alla “T” di “Trabia” e ce n’è per tutti i gusti: per gli appassionati della tintarella sulla sabbia dorata come per gli amanti degli scogli e delle immersioni. A voi la scelta.