Nonostante le dimensioni ridotte, Santiago de Compostela ha tutti i numeri per sorprendervi; basta chiedere ai 100.000 pellegrini che vi si recano ogni anno. Infatti, non rappresenta solo una località turistica ma anche la meta di pellegrinaggi religiosi grazie alla sua cattedrale. Si dice che il santuario custodisca la tomba di San Giacomo, anche se il modo in cui il corpo sia giunto fin qui da Gerusalemme è ancora fonte di dibattito. Credenti o meno, tutti rimangono rapiti da questa città riconosciuta Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, con le sue vie acciottolate, i palazzi gotici, i monasteri barocchi e le chiese romaniche. Il punto forte di Santiago? Le sue dimensioni raccolte che permettono di visitare tutti i principali luoghi d’interesse a piedi. Trascorrete la mattina vagabondando nella città vecchia con i suoi musei e i negozietti mentre il pomeriggio raggiungete la città nuova con le più importanti catene di negozi e le boutique di marca.
Oltre all’aspetto medievale, Santiago è anche rinomata per la sua cucina, famosa in tutta la Spagna. Dimenticate il “jamon serrano” e i piatti di “chorizo”; qui i frutti di mare regnano sovrani. Passate in rassegna la città vecchia per la più grande selezione di ristoranti e “bar de tapas” e non dimenticate di assaporare anche il vino locale. Dopo aver fatto il pieno di monasteri medievali e di piatti a base di pesce, sarete entusiasti di avere la possibilità di esplorare la regione circostante della Galizia, detta la Spagna Verde. Con le sue influenze celtiche, lo splendido e lussureggiante paesaggio collinare e le pinete, questa regione autonoma assomiglia più all’Irlanda che alla Spagna. Impossibile trovare ampie strutture ricettive balneari in questa zona, così come la tipica colazione all’inglese, scarsamente diffusa. Ciò che troverete, invece, sono spiagge deserte e incontaminate, piccoli suggestivi villaggi di pescatori e sinuose vallate, oltre a innumerevoli occasioni di dedicarvi a escursioni o giri in mountain bike lungo il percorso. Vi sentite tentati? Dovreste esserlo!